Il patrimonio architettonico di Selvazzano Dentro: Palazzo Eugenio Maestri

Abbiamo avuto la fortuna di visitare uno dei palazzi storicamente più significativi della Città di Selvazzano Dentro: Palazzo Eugenio Maestri.

Ristrutturato in tempi recenti ed inaugurato nel 2016 dal sindaco di allora Enoch Soranzo, è stato sede comunale prima della costruzione dell’attuale Municipio.
Progettato proprio dall’ingegner Maestri – dal quale eredita il nome – nel 1878 era pensato come futura sede comunale, scuola e sede del custode. L’edificio, completato nel 1880 è rimasto ufficialmente sede municipale fino al 1997 quando gli uffici delle istituzioni cittadine sono stati trasferiti nell’attuale Municipio in Piazza Puchetti proprio di fronte attraversando via Roma.

Dal 2008 fino alla sua inaugurazioni si sono articolati i lavori di ammoderamento e ristrutturazione del palazzo con l’obiettivo di destinare la struttura a Biblioteca Comunale oltre a qualche ufficio, sale istituzionali e la nuova Sala Consigliare grazie ad un ampiamento dello storico edificio originale nella parte retrostante.

La Sala del Gran Consiglio ospita regolarmente le sedute del Consiglio Comunale oltre ad alcuni incontri collegiali ed è dotata di diverse apparecchiature tecnologiche di ultima generazione che permettono di seguire le sedute anche a distanza attraverso il web.
Per la ristrutturazione l’Amministrazione ha finanziato l’intera opera per circa tre milioni e mezzo di euro, beneficiando di contributi provenienti dalla Regione Veneto e dalla Fondazione CaRiPaRo.

Palazzo Eugenio Maestri, entrato anche nel portale provinciale dei musei di Padova, è costituito da un corpo centrale, due laterali ed il più recente nella parte retrostante.
Al suo interno sono ospitati diversi spazi tra i quali la Biblioteca dedicata a “Melchiorre Cesarotti” per il quale daremo ampio spazio nei prossimi numeri.

Sala “Emo Capidilista” è dedicata al conte dell’Impero Austriaco e Patrizio veneto nato a Padova nel 1864, morto sempre nel capoluogo patavino nel 1940 e attualmente sepolto nell’oratorio di famiglia a Montecchia dove una lapide – grazie alle parole suggerite da Concetto Marchesi – ne eterna le gesta.

Un’altra sala è dedicata alla “Regina Caterina Cornaro” nata a Venezia nel 1454 e morta sempre nel capoluogo regionale nel 1510; figlia di Marco Corner e di Fiorenza Crispo è stata regina consorte di Cipro per il matrimonio con Giacomo II allora reggente del Regno di Cipro. È stata residente a Tencarola nel 1492 per circa un mese su consiglio del suo medico per effettuare nelle vicine terme alcune terapie.

Sala “Giovanni Poleni” è intitolata al veneziano docente conosciuto per aver insegnato all’Università degli Studi di Padova e per essere considerato il padre della meteorologia moderna; Poleni è legato a San Domenico per i pareri e per i rilievi grafici che predispose per la realizzazione dell’attuale via Euganea, del ponte di Tencarola ed altre opere urbane cittadine.

L’ultima sala titolata a personaggi legati al territorio è dedicata a “Vittorio de Zanche”, nato nella frazione di Caselle, ordinato sacerdote a Padova e, successivamente, per essere stato Vescovo prima di Montefeltro e poi di Concordia e Pordenone.

M.V.