A.S.D. Albignasego Calcio settore giovanile

Oggi abbiamo il piacere di dialogare con Mario Calderaro, il Responsabile del Settore Giovanile della A.S.D. Albignasego Calcio, una associazione sportiva di tutto rispetto del nostro territorio.

Gentile Mario, l’Albignasego Calcio è una delle società sportive più attive. Ci può raccontare come si è lavorato per far crescere tutto il movimento giovanile (settore giovanile e attività di base)?

Fondamentale nel settore giovanile è l’organizzazione e la qualità del lavoro. Alla società va dato atto che mi ha lasciato lavorare e programmare le ultime stagioni in piena autonomia.  Importante è la scelta degli allenatori-istruttori qualificati che possano trasmettere quelle nozioni calcistiche e non solo che fanno crescere  i ragazzi. Nell’attività di base l’unico scopo della società e quello di far migliorare  i ragazzi cercando il più possibile di privilegiare la loro crescita e dando poca  importanza ai risultati. Anche se i bambini-ragazzi vanno sempre in campo per cercare di vincere. Con questo presupposto la nostra società non fa scelte nella scuola calcio dando la possibilità a tutti di continuare il percorso  fino al passaggio nel settore giovanile dove i risultati cominciano a diventare importanti. La continuità dei risultati nel settore giovanile dà  poi  la possibilità a tutte le squadre di fare campionati dilettantistici di un certo livello: élite e sperimentali. Perciò è fondamentale che tutte le squadre del settore giovanile, facendo dei buoni campionati, diano la possibilità alle annate inferiori di fare anche loro negli anni successivi delle esperienze di un certo livello.

La scuola calcio Elite, unicità del territorio vuol dire anche costanza e perseveranza. Questo significa creare un concreto aiuto alle altre società della zona. Ci puoi parlare di questo?

La Figc attraverso l’Area di Sviluppo Territoriale, cui noi facciamo parte come scuola calcio élite, sta promuovendo un percorso di crescita con gli allenatori dell’attività di base delle società della nostra zona. Abbiamo interpellato i vari responsabili di queste società e abbiamo avuto la loro disponibilità per iniziare questo percorso con la partecipazione dei loro tecnici sia alla parte pratica sia a quella teorica. Praticamente hanno assistito agli allenamenti gestiti congiuntamente dai tecnici della Figc e dai nostri tecnici.  Hanno poi  partecipato alla riunione che il Responsabile della Area di Sviluppo Territoriale ha tenuto nella nostra sede dove ha illustrato il progetto che la Figc ha nel territorio. Spero che questa collaborazione possa continuare al di là dei progetti della Figc per far sì che anche le società del territorio abbiano modo di lavorare con i bambini ed i ragazzi con più qualità. 

Il lavoro con i giovani è assolutamente un pregio. Portare valori con i vostri tecnici abilitati e patentati è uno degli obiettivi che siete riusciti a raggiungere ed ogni anno vi impegnate a tal proposito.  Parlaci di questa “sfida”. 

Noi puntiamo sempre ad avere tecnici qualificati. Questo ci permette di avere qualità nel lavoro nelle varie squadre sia nel settore giovanile sia nell’attività di base come ad esempio la scuola calcio. Non sempre è facile la gestione dei vari gruppi, ma i nostri mister fanno di tutto affinché si crei quella coesione nelle varie squadre che è importante per il raggiungimento dei risultati sul campo, soprattutto nel settore giovanile.  E’ proprio una “sfida” riuscire a coniugare al meglio l’aspetto tecnico e l’aspetto umano tenendo presente che i valori  dell’impegno, del  comportamento e del rispetto non devono mai mancare.

Da due anni siete apprezzati a livello regionale per aver portato avanti un progetto a sostegno delle persone diversamente abili. Raccontaci di cosa si tratta.

Uno dei progetti della Figc per essere scuola calcio élite è la collaborazione con una associazione di ragazzi diversamente abili. Noi abbiamo sposato questo progetto e lo portiamo avanti  con grande interesse e coinvolgimento  da ambo le società. Il progetto che noi abbiamo chiamato “INTEGRIAMO CALCIANDO” prevede delle sedute di allenamento tra i ragazzi diversamente abili e le nostre squadre del settore giovanile e della scuola calcio. È bello vedere la felicità che hanno questi ragazzi quando arriviamo con la nostra squadra al loro campo per fare l’allenamento assieme. Questo progetto è stato molto apprezzato dalla Figc regionale a tal punto che l’anno scorso ci hanno invitato a Coverciano alla festa di chiusura della scuola calcio a livello nazionale. Grande soddisfazione per la società e grande gioia sia per i nostri ragazzi sia per i ragazzi disabili avere avuto il privilegio di essere stati scelti tra tutte le scuole calcio élite d’Italia. Hanno trascorso 2 giorni tutti assieme facendo un’esperienza unica confrontandosi con altre realtà a livello nazionale.

Quali sono i prossimi obiettivi in programma? Avete un piano di azione per i prossimi tre anni?

I nostri obiettivi sono quelli di crescere sempre di più sotto l’aspetto tecnico e organizzativo. Dobbiamo aumentare soprattutto numericamente la base proponendo alle famiglie un percorso di crescita ai bambini di 5 anni, come età minima, che iniziano a fare calcio. Dalla scorsa stagione abbiamo portato a tre allenamenti settimanali  tutte le squadre dell’attività di base. Abbiamo puntato anche ad  un lavoro coordinativo per tutta l’attività di base con un insegnante ISEF. Anche qualche allenamento di calcio a 5 fa parte di un progetto che abbiamo intenzione di introdurre nella prossima stagione. Nel settore giovanile invece abbiamo introdotto da quest’anno la figura di un maestro della tecnica che è di supporto agli allenatori delle varie squadre del settore giovanile per il miglioramento individuale degli atleti. Ogni anno perciò aggiungere qualche tassello per aumentare sempre di più il livello. Purtroppo questo “periodo di Covid” non ci permette di lavorare come vorremmo.

Mario, ti ringrazio per la tua gentilezza e disponibilità. Un caro augurio di grandi successi presenti e futuri.

Matteo Venturini