La storica medaglia di bronzo ai Giochi della Gioventù del 1990

Un pezzo di storia sportiva l’ha scritta anche Albignasego nelle sue partecipazioni “scolastiche” ai Giochi della Gioventù.
Oggi nello specifico parleremo della storica impresa del 1990 nella quale il Comune di Albignasego, e più specificatamente la rappresentativa Calcio della Scuola Media Statale Manara Valgimigli, raggiunse il podio e la medaglia di bronzo nella finale dell’ottobre 1990 a Roma.
A guidarci in questo percorso ci affiancherà un volto noto ad Albignasego, il prof. Lorenzo Carpin, docente di Educazione Fisica della S.M. Valgimigli, per 25 anni parte dell’organico della scuola, da qualche anno in pensione.

Sono passati oltre trent’anni ma il ricordo di quella medaglia di bronzo è ancora vivo e scolpito nel ricordo di molti studenti, oggi adulti e probabilmente con prole, che hanno vissuto in prima persona – da giocatori – o da spettatori (come compagni di classe) la scalata fino alla fase finale di Roma.
Ed appunto parliamo di scalata perché l’accesso alle fasi finali non è comunque un gioco da ragazzi.

Il percorso che porta alla fase finale dei Giochi della Gioventù doveva per forza passare per la fase interregionale, percorso che garantiva il ticket per la fase finale organizzata nel 1990 a Roma.
La preside della scuola Valgimigli all’epoca era Bianca Miotto, mentre a guidare la squadra di calcio, insieme a me, era presente l’allenatore Adriano Turato ed al seguito del gruppo c’erano inoltre alcuni genitori degli atleti tra cui il sig. Lorenzo Gallinaro, responsabile Comunale del Coni.

In quegli anni la pratica sportiva ad Albignasego era molto vivace a tutti i livelli, probabilmente anche grazie all’ottima impiantistica a disposizione per le diverse discipline sportive.
Ricordo che allora la città era guidata dal Sindaco Renzo Bettella e dall’Assessore allo Sport Franco Bertazzolo.
In generale è stata un’esperienza meravigliosa ed emozionante affrontata dai ragazzi con entusiasmo, passione e grande determinazione.
Vincere la fase interregionale consegnava a tutti gli effetti il titolo di Campioni del Veneto ed era il nostro secondo titolo regionale consecutivo vista la qualificazione dell’anno precedente.

La fase finale si è poi spalmata in sette giorni, dall’1 al 6 ottobre del 1990 a Roma.
Per quella stagione, grazie all’ “Effetto-Coni” pressato da costi gestionali troppo elevati, i tanti finalisti partecipanti a tutte le discipline sportive furono 6.000 – la metà rispetto all’anno precedente – numero ugualmente importante ed “esagerato” rispetto ad alcune competizioni rapportate ai tempi attuali.
Per i Giochi della Gioventù, oltre al calcio, per il quale ci racconterai fra poco, erano previste le finali anche per le seguenti discipline sportive: Aeromodellismo, Atletica Leggera, Badminton, Bocce, Canoa, Canottaggio, Ciclismo su Strada, Ciclismo su Pista, Equitazione,Ginnastica Artistica, Ginnastica Ritmica, Golf, Hochey Pista, Hockey su Prato, Judo, Karate, Karting, Lotta, Motociclismo, Motonautica, Nuoto, Orientamento, Pallacanestro, Pallatamburello, Pattinaggio, Pentathlon Moderno, Pesca Sportiva, Rugby, Scherma, Sci d’Erba, Sci Nautico, Tennis, Tennistavolo, Tiro a Segno, Tiro con l’Arco, Tuffi e Vela.
Raccontaci come avete vissuto quelle giornate ed in modo particolare come avete raggiunto la vetta del successo.

Alla finale di Roma furono ammesse sei scuole medie, quattro italiane e due straniere. La partecipazione delle compagini straniere fu ammessa solo fino a quell’anno in quanto venne richiesta per gli anni successivi solo la partecipazione di scuole italiane.
Oltre alla S.M. Valgimigli di Albignasego, vincintrice della fase interregionale Veneto, furono ammesse la S.M. Ellero di Udine – vincintrice Friuli V.G. -, la S.M. Ferraris di Locri – per la regione Calabria – e la S.M. Gramsci di Roma – a rappresentanza della regione Lazio -, mentre le due straniere ammesse furono designate in due compagini provenienti dagli Stati Uniti e dal Canada.

Riuscimmo a portare a casa il terzo posto solamente dietro al Canada e agli Stati Uniti, di fatto risultando la prima Scuola Media d’Italia in assoluto. Difatti per arrivare al terzo posto risultammo vittoriosi nella sfida che ci vide opposti alla scuola media di Udine.Un risultato assolutamente prestigioso dovuto soprattutto al duro lavoro e alla collaborazione tra scuola, Comune e Società Sportive.

Sono certo che non dimenticerai mai quelle giornate…

Assolutamente! Sono stati giorni intensi e ricchi di emozioni. Ci terrei molto a ringraziare in primis i ragazzi che componevano la squadra, ammirevoli per l’impegno profuso e l’allenatore Adriano Turato che mi ha accompagnato con grande passione e professionalità.
Vorrei poi ricordare tutti i sedici giocatori che hanno avuto l’onore ed il piacere di partecipare a questo percorso, gli autentici eroi di questo traguardo così importante, oltre a ringraziarli ancora una volta uno per uno:
Marco Baldon, Massimo Bastianello, Andrea Bellon, Michele Berion, Alex Cisco, Emanuele Cuccato, Massimiliano Cecchinato, Gilberto De Paoli, Alberto Frizzarin, Fabio Gallinaro, Alberto Gallo, Fabio Rizzo, Denis Santinello, Igor Schiavon, Nicola Michelotto, Walter Zaramella.

Grazie Lorenzo, ti ringrazio per la tua grande disponibilità e per aver raccontato nelle pagine de Il Giornale di Albignasego questo pezzo di storia sportiva che riguarda la nostra Città. Avremo modo di ritrovarci per parlare di altri successi sportivi relativi a tempi più recenti.

Grazie a te e in bocca al lupo con il giornale

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Matteo Venturini