Pasqua di ieri e Pasqua di oggi, una festività che ad Albignasego è sempre stata gioiosa tra parenti e buon cibo

La pandemia non fermerà la gioia nel ricordare le nostre radici, perché – anche se a distanza – la Pasqua ci unisce ai nostri cari

Già dallo scorso numero è iniziato un percorso di condivisione di intenti con la Pro Loco di Albignasego. Attraverso i suoi soci e le esperienze passate, presenti e future ci farà piacere raccontare e documentare diverse aspetti, usanze e iniziative che riguardano la nostra Città.

Buona lettura

La Redazione

 

 

È quasi Pasqua, la seconda “assurda” Pasqua, condivido il pensiero con i miei figli di 7 e 16 anni, mi guardano perplessi per capire di cosa mi sto preoccupando … Malinconica, accendo una chat con mia zia e mia cugina, non ho il coraggio di chiedere cosa si è deciso di fare per festeggiare, sono tutti ancora terrorizzati dal virus, quindi chiedo cosa si faceva una volta, tanti anni fa per Pasqua e inizia, così, un viaggio nel passato, non c’ero ma i personaggi li conoscevo tutti ed è come esserci.

Una settimana prima di Pasqua me nona Maria, ea Dee e a Nerina cominciavano a sfornare la torta Margherita, che sostituiva l’attuale colomba, per tutti. Si mettevano fuori casa, chi sbatteva albumi per renderli a neve, chi sbatteva i tuorli con lo zucchero da far diventare il composto bianco e omogeneo. Era un lavoro lungo e meticoloso e anche la cottura doveva essere fatta con attenzione altrimenti si rischiava de fare elpulsin, cioè di rendere duro il composto, la vera torta margherita doveva sofegare mangiandola !!!

Oltre alla torta Margherita, erano in uso anche i zaeti con uvetta, ma la Margherita non poteva mancare !!!

Le torte erano destinate a tutte le famiglie coinvolte, una andava anche a Don Piero Pircalli, prete de san Tomaso, che conduceva la processione dei ciareti per tutta Albignasego il venerdì Santo.

Il venerdì santo le macellerie addobbavano le vetrine con le mesene, parti di animali macellati, decorate con fiori e foglie per invogliare agli acquisti per la Pasqua.

Per i bambini uova sode colorate, si usavano coloranti naturali, le ortiche per il verde, per il rosso e altri colori si bolliva con le uova pezzi di stoffa avanzati durante l’anno.

Tante di queste cose non le ho vissute, ma ricordo la processione del venerdì santo con don Antonio, tutti con una candela bianca in mano, rivestita con una specie di calice di carta velina colorata, eravamo tanti, tanti colori in processione, e sulle finestre delle case tante altre candele, era un’atmosfera … speciale, mistica.

Ma è la torta margherita de me nona Maria che fa la vera Pasqua !!!

Quest’ anno ho deciso di festeggiarla così, preparandola per i miei figli, un’amica mi ha passato la ricetta originale, la voglio condividere con voi … Buona Pasqua a tutti !!!

 

RICETTA PER TORTA MARGHERITA

 

Ingredienti

 

300 gr di zucchero

300 gr di fecola

9 uova medie

Buccia gratuggiata di limone

lievito( se sei alle prime armi)

sale 1 gr

 

Procedimento

 

Accendere il forno statico a 180°. Setacciare la fecola con la farina per 3/4 volte. Prendere due terrine, dentro a una metteremo i tuorli e nell’altra gli albumi. Nel frattempo facciamo bollire un pentolino di acqua, quando bolle, spegniamo e mettiamo sopra la terrina con i tuorli, aggiungiamo lo zucchero e sbattiamo fino a raggiungere il doppio del volume dell’impasto.

Nella seconda terrina montiamo a neve gli albumi con il sale

Uniamo ai tuorli, la farina e gli albumi a cucchiaiate e mescoliamo lentamente ma con mano ferma e decisa

Prendiamo uno stampo da 25 cm di diametro, imburriamo e infariniamolo

Inforniamo 25-30 minuti circa,al termine controllare con lo stecchino se la torta è cotta, altrimenti prolungate quanto basta.

Sfornare, far raffreddare spolverare con zucchero a velo e… buona Pasqua !!!

 

Barbara Sartorato

del Direttivo della Pro Loco