REGIONE VENETO: Cultura, Lavoro ed Edilizia Residenziale: la Regione risponde con importanti investimenti

CULTURA

 

“Nessuna riduzione di fondi per il mondo del teatro, dello spettacolo e della cultura, anzi. Confermiamo nella manovra di bilancio di previsione 2022 le stesse risorse stanziate lo scorso anno prevedendo ulteriori 230mila a favore della Veneto Film Commission, altri 150mila per la Fondazione Cini oltre ai 100mila a sostegno delle iniziative collegate al riconoscimento di Cittadella città Veneta della cultura”.

 

Con queste parole l’assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione, Francesco Calzavara fuga ogni dubbio in merito ad un possibile taglio del 15% sui capitoli della Cultura, presentando l’emendamento nel corso della prima commissione consiliare, approvato all’unanimità dalla maggioranza e dalla minoranza. 

“Come anticipato anche durante le audizioni in sesta commissione abbiamo dedicato le prime risorse disponibili a confermare ed aumentare, seppur di poco, lo stanziamento del 2021- specifica l’Assessore -, evitando così il taglio prudenziale del 15% che ha coinvolto tutti gli assessorati in maniera indistinta. Nel corso delle prossime settimane avremo modo di arrivare all’approvazione del bilancio di previsione con un quadro definito, che ci permetterà di rimpinguare in buona parte anche il resto degli assessorati”.

Nello specifico, il totale della spesa per la cultura nel 2021 era stata di 9 milioni e 405mila euro, mentre le ipotesi per il 2022 sono di 9 milioni 935mila euro.

“Grazie anche a questo emendamento credo appaia chiaro l’impegno della Giunta nel salvaguardare tutte le associazioni e le istituzioni della cultura, che con oltre 9milioni e 900mila euro nel 2022 potranno continuare a programmare iniziative per valorizzare il nostro patrimonio artistico e culturale – specifica l’Assessore -”. 

“Per la prima volta, grazie all’approvazione di questo emendamento, stanziamo dei fondi specifici per la legge quadro sulla cultura – conclude Calzavara -, guidati dalla consapevolezza della straordinarietà del patrimonio culturale regionale, fatto di tradizioni, istituzioni, ma anche di creatività e vivacità delle idee. Ricchezze che vanno custodite e valorizzate, grazie a un’efficace azione di governo capace di sostenere lo sviluppo della cultura in ogni sua forma e ambito, anche al fine di creare nuovo valore economico continuando a dare sostegno al comparto”.

 

LAVORO

 

“È necessario oggi parlare di filiera corta come lo è ricostruire la filiera corta, a partire da ciò esiste e che abbiamo ancora nel territorio veneto. Un territorio fatto di PMI, di altissima capacità produttiva e di velocità nelle trasformazioni, di altissima qualità della capacità produttiva. La nostra materia prima in Veneto è il lavoro, è il capitale umano. E su questo metteremo tutte le risorse”.

Così Elena Donazzan, Assessore regionale al lavoro, è intervenuta in collegamento al convegno “Filiere corte, reshoring e proposte di cambiamento secondo il PNRR – la visione per il bellunese” promosso da CIGL Belluno con Istituto di Ricerche Economiche e Sociali (IRES) Veneto.   

“È opportuno parlarne adesso – ha proseguito -, forse è già troppo tardi rispetto al fatto che 20 anni fa eravamo leader in una serie di produzioni: dagli occhiali fino all’elettrodomestico e alla filiera del freddo. Ecco perché è inaccettabile e delittuoso permettere, ad esempio, che chiuda ACC, ultima azienda in Italia produttrice di compressori che dista 50 minuti di strada dal più grande stabilimento di produzione di frigoriferi del sud Europa, quello di Susegana”.

L’assessore regionale al lavoro ha, poi, sottolineato l’importanza della manifestazione in piazza a Borgo Valbelluna di sabato scorso.

“Si tratta di stabilire un patto del territorio – indica -. In piazza a Mel c’era quasi un intero consiglio di gestione del territorio e delle industrie. Va costruito un patto all’interno del PNRR, che ha misure specifiche per le politiche di filiera e, per il rafforzamento della filiera dell’industria, va difeso il made in Italy. Dobbiamo farlo se non vogliamo essere i nuovi metal-mezzadri. Questa volta non perché produciamo in piccoli laboratori, venendo da una cultura della terra, come accadeva negli anni 70, ma perché oggi diventiamo solamente non proprietari del nostro lavoro, terzisti sfruttati senza far fruttare la catena del valore”.

 

EDILIZIA RESIDENZIALE

 

La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’Assessore Cristiano Corazzari, ha approvato una delibera con la quale si dà via libera all’avviso pubblico per l’individuazione delle iniziative finanziabili che saranno realizzate dai Comuni e dalle Aziende Territoriali per l’Edilizia Residenziale (A.T.E.R.), finalizzate alla verifica, al miglioramento e all’adeguamento sismico, oltre che all’efficientamento energetico degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (E.R.P.) e riqualificazione degli spazi pubblici. 

Il provvedimento rientra nell’ambito dell’iniziativa denominata “Sicuro verde e sociale: riqualificazione edilizia residenziale pubblica” inserito nel Fondo complementare al PNRR e prevede l’individuazione di un elenco di iniziative finanziabili sulla base di una serie di criteri relativi all’effettuazione degli interventi nelle zone sismiche 1 e 2, alla presenza contemporanea di interventi di miglioramento della classe sismica e dell’efficientamento energetico dell’immobile, al livello di progettazione degli interventi, privilegiando quelli di immediata cantierabilità. 

“Sono quasi 100 i milioni messi a disposizione di Comuni e ATER per l’adeguamento sismico e la riqualificazione energetica degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Si tratta di un importante finanziamento, proveniente dal Fondo Complementare al Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, che affluirà velocemente nell’economia veneta in base ad una stringente tabella di marcia dettata dal Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibile”, afferma l’Assessore Cristiano Corazzari, competente per materia.

“Le priorità del bando sono la messa in sicurezza degli alloggi pubblici nelle aree a maggior rischio sismico e la lotta alla ‘povertà energetica’” – precisa l’Assessore. “Sarà possibile rimodernare migliaia di appartamenti, migliorando le condizioni di vita di molte famiglie a basso reddito. Contemporaneamente si ridurranno gli effetti del caro bollette, grazie ai minori consumi dei nuovi impianti di riscaldamento. E con le minori emissioni di Co2 in atmosfera, significative dato l’alto numero di interventi ipotizzabili, si contribuirà alla svolta ecologica imposta dalla programmazione europea”, conclude Corazzari.  

La Regione procederà all’erogazione del 15% delle somme assegnate ai soggetti attuatori entro 60 giorni dall’assegnazione dei fondi ministeriali. Le successive erogazioni avverranno sulla base dello stato di avanzamento dei lavori, nei limiti del trasferimento delle risorse da parte del Ministero. Le regole di invio sono consultabili al seguente indirizzo: www.regione.veneto.it/web/affari-generali/pec-regione-veneto .

 

dott. Emo Bruno