“Villa Mandriola”, un gioiello di inestimabile valore

Utilizzata qualche anno fa come set cinematografico, Villa San Bonifacio è una vera e propria perla immersa nel verde in zona Mandriola di Albignasego.
La struttura, risalente al XVI secolo e voluta dai Conti di San Bonifacio, fu fatta costruire nell’attuale zona di Mandriola dai nobili veronesi (ed ecco per quale ragione viene spesso chiamata proprio “Villa Mandriola”).

La famiglia comitale ha scelto di dividersi in due rami: coloro che poi si sono stabiliti nell’attuale Comune di San Bonifacio ed una seconda parte che ha scelto di vivere a Mandriola.
I Conti, essendo schierati all’interno del partito guelfo e sempre nemici decisi dei Crescenzi e dei Monticoli, a causa dell’ascesa del tiranno Ezzelino da Romano furono costretti a trasferirsi (almeno in parte) dal territorio veronese a quello padovano.

Non a caso venne scelta la zona strategia dove oggi sorge la villa: non così in vista  e adiacente alle mura delle città di Padova, comoda per ogni possibile via di fuga ed estremanente vicina alle vie fluviali.
Attualmente la villa è adibita ad utilizzo alberghiero-relax e gestita da privati, ma in passato ha ospitato più di qualche regista per singole scene o interi film girati al suo interno o  all’esterno nell’affascinante cortile.

Attualmente la facciata della villa risulta essere parzialmente mutilata dal frontone perduto a causa di una forte burrasca del secolo scorso.
Ancora intatte sono molte delle stanze interne alla residenza, come il Salone delle Feste (adibito in passato anche a sala da ballo), ed i diversi affreschi tra i quali Le Fatiche di Ercole e Apollo e le Muse, quest’ultima opera attribuita all’artista Gian Battista Canal.

I dipinti rappresentati all’interno della villa sembra fortemente ispirati all’arte del Tiepolo e le diverse caratteristiche architettoniche, quali per esempio la balaustra in legno che è presente lungo il perimetro della sala, richiamano molto il gusto stilistico utilizzato in quel periodo storico.
Proprio a fianco della residenza è presente un altro edificio, risalente al secolo XVII, restaurato nel Settecento in occasione del matrimonio tra Ercole San Bonifacio e Teresa degli Obizzi.

A completare l’architettura del luogo si aggiunge l’adiacente Oratorio di San Jacopo, eretto nel Seicento, storicamente riconosciuto come prima chiesa in zona Mandriola e allora chiamato Abbazia forse grazie alla particolare forma del campanile a cuspide di tipo romanico a pigna.
Non da meno è il parco che circonda questa affascinante struttura. Oltre cinque ettari di prati curati a “parco romanico” e ricchi di vialetti percorrendo i quali è possibile ammirare statue settecentesche di personaggio mitologici. Proseguendo per i viali si raggiungerà un bellissimo boschetto nel quale si possono trovare preziose piante secolari e monumentali oltre che un suggestivo laghetto.
Ed infine una piccola chicca: lo sapevate che Ilona Staller (in arte Cicciolina n.d.r.) nel 1975 ha girato le scene del film “L’ingenua” di Gianfranco Baldanello all’interno di Villa Mandriola? Bene ora lo sapete anche voi!

 

Albano Faggin