Anche Selvazzano comprende un percorso del progetto “Cicloculturando”

È stato da poco pubblicato il nuovo itinerario appartenente alla guida “Pedalando s’impara” – presente nel portale che ospita il progetto Cicloculturando –  che include un percorso comprendente il Comune di Selvazzano Dentro.

“Ciclovia Fiume Bacchiglione” è il nome scelto per questo itinerario che segue per lo più gli argini fluviali, attraversando anche la campagna padovana oltre al nostro Comune. Il percorso permette di rivelare diverse perle dell’architettura rurale veneta tra le quali musei, ville monumentali e chiese. Nello specifico misura 95 chilometri e passa le provincie di Vicenza, Padova e Venezia per un totale di quasi 60 chilometri solo nel territorio patavino.
Nel Padovano il percorso si sviluppa nel senso da nord-ovest a sud-est, toccando la città di Padova a circa un terzo del tracciato ed è ben collegata ad altri itinerari ciclabili che rendono agevoli gli spostamenti.

Lungo il percorso le aree attrezzate per la sosta non sono numerose e anche l’acqua è disponibile in pochi punti, è dunque consigliato di munirsi del necessario prima della partenza o di valutare la possibilità di effettuare eventuali pause nei centri urbani prossimi alla ciclovia.
Per spiegare le intenzioni del progetto citiamo le parole della pubblicazione “Pedalando s’impara, alla scoperta del patrimonio culturare attraverso le ciclovie della Provincia di Padova”

“Il Progetto sulle Ciclovie e il Patrimonio Culturale della Provincia di Padova è nato dalla volontà di far conoscere e valorizzare la ricchezza naturalistica e culturale dei cento e più Comuni del territorio attraverso la rete più sostenibile e “pulita” rappresentata dalle ciclovie.
L’interesse ad operare in questa direzione da parte dell’Ente Provincia ha trovato piena convergenza di interessi con l’azione dell’Università degli Studi di Padova, che fa del sapere un suo fine precipuo e che da decenni ormai declina molti dei suoi programmi di ricerca anche con specifiche analisi del territorio in cui opera.

Il Dipartimento dei Beni Culturali e la Provincia hanno così deciso di intraprendere una strada di valorizzazione del Patrimonio Culturale evoluta rispetto ai tradizionali schemi monotematici e monodisciplinari. L’obiettivo è stato infatti quello di far incontrare e incrociare la ricchezza culturale del territorio con le nuove tendenze di esplorazione degli spazi extraurbani attraverso i percorsi ciclabili.

Ne è derivato un Progetto di ricerca volto a sistematizzare e aggiornare le conoscenze sul Patrimonio Culturale del territorio provinciale e a farle diventare strumento di virtuoso impatto culturale sulle comunità.

La riflessione tra Università e Provincia ha prodotto la decisione di coniugare la diffusa presenza di realtà culturali con una delle forme emergenti di uso ed esplorazione del territorio, rappresentata dalla bicicletta.

I tracciati, immersi nei più seducenti paesaggi naturali (fiumi, colline, pianure, lagune) sono stati utilizzati come linee guida del progetto di censimento del Patrimonio Culturale della Provincia. Lo studio ha seguito infatti la trama dei percorsi per acquisire conoscenze e dati su più di 300 realtà storiche facilmente e direttamente fruibili dalla rete di percorsi abitualmente utilizzati dai cicloamatori.

Natura, cultura, svago ed esercizio fisico sono così diventati i poli di una nuova visione integrata di gestione del territorio quale contenitore di valori che vanno letti, capiti e fruiti nella loro sinergica valenza”.

 

Albano Faggin