Contro lo spreco alimentare nasce il bollino “salva-frutta”

Una tematica che da sempre interessa il cibo è lo spreco evitabile di risorse culinarie.
In questo ultimo anno, sicuramente a causa del periodo COVID, si è registrato un interessante calo del dispendio alimentari, e nonostante questo la scienza – o per meglio dire la tecnologia – non ha smesso di produrre nuove interessanti novità nella lotta contro gli sprechi.

Sebbene i dati rivelino ingenti perdite alimentali in altre regioni mondiali, anche in Italia tutti i giorni si registrano importanti sprechi di frutta e verdura che va a male; secondo le statistiche indicate da Waste Watcher la frutta è al primo posto con l’incredibile percentuale del 37%, subito seguita dalla verdura al secondo posto (28%).

Ad occuparsi direttamente di questa problematica è stata l’azienda statunitense RypLab con la sua nuova invenzione in grado di riuscire a mantenere la frutta fresca e commestibile per altre due settimane oltre la sua naturale scadenza.
Si tratta di un semplice bollino applicato sulla buccia del frutto come ha spiegato direttamente l’inventore Zhafri Zainudin: “Si tratta di un bollino adesivo che riesce ad agire come una protezione del tutto naturale, creando un processo che riesce a rallentare il processo di maturazione dell’alimento”.

Gli adesivi, grandi circa come una moneta da 50 centesimi, non contengono nessun tipo di additivo o elemento chimico da laboratorio, e sono ricchi di ingredienti naturali in grado riprodurre composti antimicrobici normalmente sviluppati dalla frutta e dalle piante per evitare di incorrere in malattie.Questi bollini saranno presto in commercio anche per il mercato europeo – probabilmente con il nome “Stix Fresh” – ed il loro utilizzo ha dato un riscontro positivo per la frutta testata come per le mele, arance, limoni, cedri, mango e avocado.

Il prossimo obiettivo dell’azienda americana è quello di riuscire a progettare dei bollini sempre più tecnologici in grado di renderli utilizzabili per altra frutta e per tutta la verdura fresca.

 

Matteo Venturini