Occhio alla tiroide: conoscenza e prevenzione

Uno sguardo a questo tema molto discusso con la supervisione del dott. Gaiani

Ricordo con allegria la raccomandazione della mia cara nonna: – “Il buon umore è regolato dalla  ghiandola tiroidea, dovrebbero tutti tenerla sotto controllo.” Proprio cosi, non è da sottovalutare la saggezza e la premura dei nonni.
La ghiandola tiroidea, posta alla base del collo anteriormente è coinvolta nella regolazione di molti processi metabolici, e se diminuisce la sua attività le conseguenze sono la riduzione dei livelli circolanti di ormone tiroideo.

Se siamo svogliati, poco reattivi, irrequieti o iperattivi è colpa della tiroide. Fra ormone tiroideo e il tono dell’umore c’è un legame stretto, infatti il malfunzionamento della tiroide implica soprattutto malumore.
Per approfondire, parliamo con il dottor Gaiani Carlo, medico di famiglia di Albignasego, dei disturbi della tiroide riscontrati nell’ambulatorio di medicina generale.

Come ben sappiamo, la tiroide è una ghiandola che produce due ormoni contenenti atomi di iodio: la Tiroxina (T4 con 4 atomi) e la Triiodotironina (T3 con 3 atomi) produce la Tireocalcitonina che controlla il rilascio del calcio delle ossa.
Questi regolano il metabolismo di tutte le cellule dell’organismo umano e animale. Un’altra ghiandola denominata ipofisi, che si trova sotto all’encefalo, regola l’ormone Tireotropina (TSH). L’eccesso di attività’ ormonica tiroidea viene difinito Ipertiroidismo: si hanno pertanto quadri di ipermetabolismo con perdita di peso anche elevata, sintomatologia cardiocircolatoria come tachicardia, ipertensione arteriosa, disturbi intestinali, dolori epigastrici e tremori muscolari, irrequietezza, ansia, insonnia, iperemotività e alterazioni oculo-palpebrali. Inoltre si possono riscontrare osteoporosi, sudorazione, alterazioni del ciclo mestruale, aumento del glucosio e diminuzione del colesterolo nel sangue periferico.

L’Ipotiroidismo, al contrario, è dovuto alla ridotta attività ormonica tiroidea o forme correlate a difetti della ghiandola. L’ipotiroidismo congenito o prenatale è dovuto a insufficienza tiroidea presente durante la vita endouterina a causa di ipotiroidismo della madre.

Nei giovani e negli adulti invece la causa più frequente è la degenerazione della tiroide legata a una tiroidite di origine inizialmente virale e tramutatasi successivamente in forma auto immunitaria.
In alcuni casi, l’ipotiroidismo è dovuto all’uso di alcuni farmaci usati per prevenire aritmie cardiache. I sintomi dell’ipotiroidismo hanno un esordio lento e subdolo: all’inizio si osserva l’intolleranza al freddo, stitichezza, stanchezza, sonnolenza, alterazioni della voce che si fa roca.

La cute è pallida, giallognola e secca, il volto gonfio, gli occhi porcini, le palpebre gonfie con evidenti borse. Il paziente parla lentamente (bradilalia) ed è apatico, mentre il suo pensiero è lento (bradipsichismo). Vi sono problemi ai nervi periferici: formicolii parestesie dolorose e turbe della sensibilità dolorifica e del cuore (bradicardia).
Quando si sospettano delle alterazioni della tiroide, il medico richiede gli esami ormonali e degli anticorpi specifici. Si valuta la ghiandola inizialmente con una semplice ecografia per capire se è presente una tiroidite, un nodulo o un gozzo multinodulare. Per “gozzo” si intende l’aumento del volume della tiroide o altre patologie a carico della ghiandola.

In caso di ipotiroidismo usiamo ormoni sostitutivi in pillole o fialoidi orali con ottimi risultati.
Per le patologie più severe è necessario ricorrere ad uno specialista endocrinologo che studierà con esami più approfonditi la vostra tiroide.
Questa malattia di natura infiammatoria è in continua ricerca, ed è sempre importante farsi controllare con premura e prevenzione. Basta un’ impegnativa dal dottore di base o da uno specialista, prenotando anche nel nostro distretto di ULSS di Albignasego con tutta la comodità e cordialità sanitaria.
Mi viene spontaneo voler condividere la mia gentile gratitudine nei confronti di Dottor Carlo Gaiani per la Sua professionalità. Inoltre, colgo l’occasione di riconoscere la meravigliosa sanità che abbiamo nella regione Veneto, e soprattutto la gentilezza, dedizione e umanità del personale.
Io sono nata e cresciuta in uno Stato in condizioni sanitarie differenti, dove nemmeno si sogna la realtà sanitaria italiana. Sono grata e riconoscente, ed è giusto evidenziarlo soprattuto in questi periodi di grande impegno, ricerca e professionalità del nostra sistema sanitario.

 

Ala Jucova