I tatuaggi del futuro monitoreranno i nostri valori vitali

Non solo Covid, ma anche valori del sangue, pressione, temperatura e persino struttura molecolare.
I tatuaggi del futuro saranno in grado di scoprire e monitorare tutti i nostri valori vitali, tenerli a bada, ed eventualmente avvertirci in caso di anomalie.
E per molti di noi saranno anche altamente irresistibili, versatili e pure facilmente removibili nel caso in cui ci stancassimo di esibirli.

Il tatuaggio hi-tech entrerà presto nelle abitudini e consuetudini della vita e favoriranno in maniera incredibile la scienza ed il monitoraggio della propria salute.
Un team di ricercatori della Pennsylvania State University ha estratto dal proprio cappello un vero e proprio “gioco di prestigio”, quasi equiparabile a fantascienza che, al contrario, è e sarà presto realtà per tutti a prezzi accessibilissimi.
Dei veri e propri sensori indossabili, molto gradevoli e assimilabili nella macrocategoria dei tatuaggi, potranno essere facilmente applicabili direttamente sulla nostra pelle.

In diverse ricerche di studio, come riportato nelle pubblicazioni su ACS Applied Materials & Interfaces, vengono descritti come tecnologia innovativa che non richiede alte temperature per “fondere” il sensore con il materiale su cui viene applicato che, ovviamente ed in questo caso, stiamo parlando e considerando la nostra pelle.
Tutto questo è frutto di studi in continua evoluzione basti pensare che fino a qualche mese fa questo processo era impensabile: le altissime temperature richieste per trasferire il metallo – si tratta di microsensori composti da polvere di nanoparticelle d’argento-, superavano i 300°, rendendo matematicamente impossibile il trasferimento su una qualsiasi superficie cutanea.

Huanyu Cheng, capo dello studio, ha voluto così spiegare come si è potuto raggiungere un risultato accettabile ma soprattutto fattibile: “ Per superare questa limitazione abbiamo provato a inserire uno strato ausiliario di nanoparticelle, qualcosa che non danneggiasse la pelle e aiutasse il materiale a sintetizzare a una temperatura più bassa”. Questo tentativo, sicuramente efficace, portò ad avere una riduzione di due terzi della temperatura portandola a 100°, ancora troppo elevata e non sufficiente ad evitare bruciature cutanee.

Nel loro secondo tentativo i ricercatori cambiarono la formula dello strato ausiliario utilizzando ingredienti usati già di frequente nei solventi presenti nelle maschere di bellezza: l’alcol polivinilico ed il carbonato di calcio, rispettivamente presenti nelle maschere cosmetiche per il viso e nei gusci delle uova.
E così il risultato si è potuto raggiungere in quanto, grazie a questi nuovi ingredienti, l’applicazione è possibile a temperatura ambiente e direttamente sulla pelle, con l’ausilio di un phon ad aria fredda utile ad asciugare l’acqua utilizzata come solvente nell’inchiostro.

Oltre ad essere un tatuaggio molto gradevole alla vista – per i patiti del genere – risulta essere un ottimo alleato per la salute: poter monitorare la temperatura corporea, l’ossigenazione sanguigna – utilissima anche per il Covid -, la performance cardiaca ed altri valori e marcatori clinici.
Lo stesso Cheng, alla presentazione della novità tecnologica, ha voluto concludere: “ Il sensore è anche ecologico, e può essere rimosso con una semplice doccia calda, inoltre può essere riciclato e la sua rimozione non danneggia nè la pelle, nè il dispositivo stesso.

 

Matteo Venturini